Gli imprevisti sono all’ordine del giorno in tanti aspetti della nostra vita e, proprio per questo motivo, appare molte volte come necessario dotarsi di un’assicurazione capace di sopperire alle necessità economiche che possono insorgere a seguito di eventi imprevisti. Quando si valuta l’assicurazione in ambito auto, in particolare, è importante conoscere e fare attenzione a quella che è definita come la classe di merito. Ma cos’è e come funziona di preciso?
Classe assicurazione auto: qual è la sua funzione?
Quando si parla di classe di merito ci si riferisce a un metodo di valutazione dell'automobilista in termini di sicurezza e, quindi, di probabilità di incidenti. Per trovare la classe di merito si esegue un calcolo che tiene conto di diversi fattori, in maniera tale da poter dividere i clienti distinguendo quelli che potrebbero essere più propensi ad avere bisogno dell’intervento assicurativo in futuro. Sulla base di quella che è la classe di merito, inoltre, dipende anche il premio assicurativo che si andrà a pagare. È infatti naturale pensare come un automobilista ritenuto “sicuro” dall’assicurazione debba pagare molto meno rispetto a un assicurato appartenente però a una classe peggiore. Siccome i metodi di valutazione potrebbero essere diversi da compagnia a compagnia, spesso con la classe di merito ci si riferisce al valore della classe universale riconosciuto da ogni compagnia assicurativa, anche conosciuta come classe di merito cu.
Classe di merito, come interpretare la tabella completa
Le classi di merito sono 18
e comprendono al loro interno tutti i clienti della compagnia assicurativa, posizionati in base al numero di sinistri registrati. Tutti i possessori di un veicolo saranno inseriti all’interno di una categoria seguendo la formula di bonus malus che valuta la condotta del guidatore in un anno: si parla di bonus per classe di merito quando non è avvenuto alcun sinistro che ha coinvolto il cliente nel corso dell’anno, oppure se quelli che sono accaduti non presentano sue responsabilità dirette; in questo caso allora si potrà scendere di una classe (per esempio dalla sesta alla quinta) sfruttando il bonus. In caso contrario, può entrare in gioco il malus quando la classe di merito va a peggiorare, facendo salire la classe di merito dell’automobilista.
È importante notare come oltre agli incidenti registrati anche altri fattori influenzano la classe di merito, come l’età del soggetto e gli anni di patente, la sua area di residenza e infine anche il modello di auto assicurata (che può per esempio essere un’auto categoria c).
Tutte le novità delle leggi di merito
Così come l’abbiamo descritta, la classe di merito appare un’incognita per chi è nuovo nel campo: quale classe di merito può infatti essere attribuita a chi per la prima volta stipula un’assicurazione a suo nome? A tal proposito entra in gioco una legge specifica per aiutare chi per la prima volta stipula un’assicurazione a suo nome, ovvero la Legge Bersani del 2007, che prende il nome dal politico omonimo è stata proprio pensata per consentire di avere alcuni vantaggi in termini di classi di merito.
Viene infatti concessa la possibilità di ereditare la classe di merito di un familiare convivente o del compagno/compagna convivente, in maniera tale da poter ridurre fin da subito i costi da pagare in campo assicurativo. Un elemento estremamente positivo quindi, specie considerando che la classe di merito di partenza, quella cioè a cui appartengono i neo assicurati, è la 14, nonostante comunque si possa scendere di altre 4 classi (il totale come abbiamo già detto è di 18 classi).
Come si può conoscere la propria classe di merito?
Se abbiamo già parlato di quelle che sono le classi di merito e la loro importanza in termini di costi assicurativi, molti potrebbero chiedersi come fare per conoscere la loro classe di merito: per conoscerla basta consultare l’attestato di rischio che viene fornito dalla compagnia assicurativa prescelta, che solitamente arriva a un mese di distanza dalla scadenza della polizza stipulata. In questo modo è possibile usufruire dell’attestato di rischio per poter anche consultare altre compagnie e chiedere dei preventivi. A tal proposito, è possibile trovare delle soluzione assicurative interessanti in Rete, leggendo le diverse recensioni di assicurazioni online.
In alternativa, è possibile conoscere la classe di merito dalla targa dell’auto in modo molto facile: è infatti sufficiente sfruttare uno dei tanti servizi di comparazione online che consentono di trovare, dal numero di targa, la classe di merito corrispondente.
È possibile migliorare la propria classe di merito?
Abbiamo parlato quindi della struttura delle classi di merito, che variano in base a diversi fattori e, principalmente, per l’avvenimento di sinistri in cui l’assicurato ha delle responsabilità. Ma è possibile migliorare la propria classe di merito? Scendere di classe di merito (e quindi pagare meno) è possibile, seppur questo avviene in maniera molto lenta: ogni anno nel quale l’automobilista riesce a mantenere un comportamento adeguato al volante porta a salire di una classe; in teoria quindi partendo dalla classe 14 sono necessari 14 anni per arrivare alla classe più alta. Il percorso per arrivare alla classe più economica può rivelarsi davvero molto lungo: proprio per questo motivo è importante non solo mantenere sempre un comportamento corretto al volante, ma soprattutto usufruire - ove possibile - dei vantaggi della Legge Bersani, che potrebbe consentire di partire da una classe migliore della 14.